Chi sceglie di aderire a un fondo pensione mostra maggiori conoscenze finanziarie e previdenziali. È quanto emerge dal Rapporto Edufin 2022, una ricerca che misura sia il livello di percezione delle competenze finanziarie degli italiani, sia l’effettiva conoscenza dimostrata anche in materia previdenziale.
In questo articolo vedremo i dati del Rapporto e la correlazione positiva tra l’adesione alla previdenza complementare e il possesso di conoscenze effettive su nozioni previdenziali e finanziarie.
Indagheremo, poi, le effettive ragioni di questa importante correlazione e, infine, daremo conto dei motivi per cui è importante dotarsi di una buona cultura finanziaria e previdenziale.
Fondi pensione ed educazione finanziaria
Dal Rapporto Edufin 2022, ricerca promossa annualmente dal Comitato ministeriale per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (Comitato Edufin) in collaborazione con Doxa, emerge un dato molto interessante sul fronte dell’educazione finanziaria e previdenziale.
L’indagine, mettendo in relazione il possesso di conoscenze effettive sulle nozioni previdenziali e finanziarie con l’adesione alla previdenza complementare, dunque anche ai fondi pensione, fa emergere una importante correlazione positiva tra i due dati.
Dunque, chi ha scelto di aderire a un fondo pensione tipicamente giunge a tale decisione grazie anche a un buon livello di competenze, ma non solo; essere iscritti a un fondo pensione, infatti, consente di accedere a informazioni in ambito finanziario e previdenziale che accrescono il livello di educazione finanziaria dei soggetti interessati.
Leggi anche il nostro approfondimento Edufin 2022: quanto ne sanno gli italiani sulla previdenza?
Perché gli iscritti ai fondi pensione hanno maggiori conoscenze di finanza?
Vediamo meglio le ragioni che portano gli iscritti alle forme di previdenza complementare ad avere conoscenze di finanza maggiori rispetto a chi non ha fatto questo tipo di scelta.
Innanzitutto, scegliere di iscriversi a un fondo pensione è frutto anche di una serie di riflessioni legate al sistema pensionistico pubblico e alla possibilità che questo, da solo, non basti per mantenere il proprio tenore di vita al momento del pensionamento.
Si tratta di riflessioni che richiedono un buon livello di informazione in ambito finanziario e la propensione a fare ragionamenti in un’ottica di lungo periodo.
Una volta iscritti,inoltre, al fine di massimizzare i benefici della loro permanenza nel fondo gli aderenti devono prendere ulteriori decisioni informate, dunque si documentano più di coloro che non sono iscritti. Infatti possono:
- scegliere di destinare ulteriori contributi volontari alla pensione integrativa, oltre al versamento del TFR;
- ottenere un contributo aggiuntivo del datore di lavoro, a fronte di un contributo aggiuntivo proprio.
Dunque, sia nella fase decisionale sia in seguito, nel corso della gestione, le persone che scelgono di costruire la propria pensione integrativa futura attraverso un fondo pensione negoziale entrano in contatto con una serie di informazioni precise e dettagliate che vanno ad accrescere la loro cultura finanziaria.
L’importanza di una buona educazione previdenziale
Vediamo, infine, quali sono le ragioni per cui avere una buona educazione previdenziale può fare la differenza e contribuire a costruire il proprio benessere in una fase così delicata come è quella del momento del congedo dal mercato del lavoro.
Innanzitutto, avere una buona educazione previdenziale permette di familiarizzare con il concetto di orizzonte temporale, fondamentale per collocare in maniera opportuna i propri risparmi. Nel caso della previdenza complementare, infatti, occorre prendere come riferimento un orizzonte temporale lungo.
Questa consapevolezza tutela i risparmiatori da scelte dettate, ad esempio, dall’emotività in situazioni di gran volatilità dei mercati finanziari oppure di inflazione elevata come quella che stiamo attraversando.
Il tempo, infatti, è un alleato di chi sceglie di aderire a un fondo pensione; imparare a comprendere la propria disponibilità temporale aiuta a valutare meglio le opzioni più adatte alle proprie esigenze.
Una volta iscritti, poi, anche l’eventuale passaggio da una linea di investimento più rischiosa e redditizia a una meno rischiosa e con rendimenti attesi inferiori necessita di una buona cultura finanziaria, così da prendere decisioni che massimizzino i benefici dell’adesione prolungata nel fondo.
Una buona educazione finanziaria e previdenziale consente, dunque, di sgomberare il campo da decisioni emotive e potenzialmente irrazionali, che possono erodere inutilmente il capitale risparmiato e poi investito, e fornisce la consapevolezza che la previdenza complementare è lo strumento adatto a raggiungere i propri obiettivi pensionistici, poiché ideata e regolata proprio per rispondere a questo specifico obiettivo di risparmio.
Come punto di partenza, consigliamo di consultare il nostro blog, nel quale affrontiamo tutte le tematiche legate alla previdenza complementare.